Cistite: un fastidio da non trascurare 

Cistite: un fastidio da non trascurare 

di Cerba HealthCare Italia

Cause, sintomi e consigli utili per prevenire e affrontare un disturbo comune soprattutto tra le donne 

Torna l’estate e torna anche un disturbo molto comune in questo periodo, la cistite.  Questa infiammazione della vescica, di solito causata da un’infezione batterica (ma può manifestarsi anche a seguito di traumi, abbassamento delle difese immunitarie o trattamenti come la radioterapia) è infatti un “classico” della stagione più calda: maggiore sudorazione e minore idratazione riducono il volume urinario che serve a “lavare via” i batteri; inoltre, in vacanza, costumi bagnati, ambienti umidi e igiene intima alterata ono tutti fattori che favoriscono la proliferazione dei batteri. In generale, il problema colpisce soprattutto le donne adulte: si stima che il 20-30% ne soffra almeno una volta l’anno, con una maggiore incidenza con l’avanzare dell’età.

 

Origine della cistite

Il batterio più spesso coinvolto è l’Escherichia coli, responsabile di circa l’80% dei casi. Vive normalmente nell’intestino, ma può risalire fino alla vescica attraverso l’uretra per via una flora vaginale alterata, igiene intima inadeguata, oppure uso di diaframma e creme spermicide che modificano l’acidità vaginale. Esiste anche una predisposizione genetica. Altri fattori di rischio sono l’attività sessuale, l’uso di contraccettivi locali, il prolasso dell’utero o della vescica, il diabete, uno stato di immunodepressione, calcoli urinari e l’età.

 

I sintomi di cistite 

I sintomi si riconoscono facilmente: dolore e bruciore durante la minzione, bisogno frequente di urinare (anche di notte), senso di peso al basso ventre e urina spesso torbida o con tracce di sangue. Il dolore può essere molto intenso e localizzarsi nell’uretra o irradiarsi verso il retto, con un fastidio persistente anche dopo aver urinato. 

 La cistite si diagnostica tramite l’analisi delle urine e l’urinocoltura, che consente di identificare il batterio responsabile e valutare la sensibilità agli antibiotici attraverso l’antibiogramma. È essenziale che il campione venga raccolto correttamente, evitando contaminazioni: mani e genitali vanno lavati con cura e l’urina raccolta deve essere quella intermedia (scartando la prima e l’ultima parte del getto). 
Se trattata tempestivamente, la cistite si risolve nel giro di pochi giorni, anche se qualche fastidio può persistere per una o due settimane.

 

Accorgimenti per trattare la cistite 

Ma attenzione: se si manifesta con frequenza o diventa cronica, è necessario approfondire la situazione con esami specialistici. Col tempo, infatti, le lesioni alla parete della vescica possono diventare autonome e resistenti ai trattamenti, portando a complicazioni anche serie come infezioni renali e insufficienza renale.

 

Comportamenti per la prevenzione e cura della cistite 

Accanto alla terapia farmacologica, lo stile di vita gioca un ruolo decisivo nella prevenzione e nel controllo della cistite. L’idratazione è la prima regola: bere almeno due litri di acqua al giorno aiuta a diluire i batteri e favorire la pulizia naturale delle vie urinarie. Inoltre è consigliabile evitare alimenti che possano irritare la vescica o favorire la crescita batterica, in primis il cibo spazzatura e gli alimenti trasformati. Da evitare sono soprattutto, zuccheri raffinati, cibi piccanti, insaccati, fritti, alimenti confezionati, salse, caffè, alcolici e bevande gassate.


Una dieta amica della vescica prevede i classici 5 pasti al giorno, bilanciati, ricchi di fibre e poveri di grassi saturi. Sono da privilegiare cereali integrali, verdure a foglia verde, ortaggi come finocchi, zucchine, carote e broccoli, e alimenti che aiutano a rafforzare le difese naturali, come aglio, cipolla e mirtilli rossi. Questi ultimi, in particolare, sembrano avere un’azione preventiva sulla cistite grazie alla loro capacità di ostacolare l’adesione dei batteri alle pareti vescicali. Il succo di mirtillo rosso americano, assunto regolarmente (500-750 ml al giorno), è un rimedio oggetto di sperimentazione, con risultati al momento ancora dibattuti.

 

Acidificazione delle urine per contrastare i batteri della cistite 

Anche l’acidificazione delle urine può contribuire a contrastare la crescita batterica: alimenti come carni bianche, pesce, formaggi, legumi, frutta secca e cereali integrali favoriscono questo processo. 
Un altro alleato è lo yogurt magro, ricco di fermenti lattici che aiutano a mantenere in equilibrio la flora intestinale e, indirettamente, anche quella urogenitale. È importante ricordare che ogni persona può reagire in modo diverso a determinati alimenti, e che in caso di disturbi ricorrenti è opportuno rivolgersi al medico per valutare un piano alimentare personalizzato. 


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