
Pubblicato il 21/07/2025
Due o tre cose da sapere sulla tiroide
La tiroide, situata alla base del collo e costituita da due lobi laterali congiunti da un istmo, per un peso di una ventina di grammi, è una ghiandola endocrina
Produce ormoni, parola greca che significa “stimolatori”: in medicina indica sostanze che viaggiano nei liquidi corporei per regolare organi lontani dalla loro sede di produzione.
Di solito non visibile, e spesso non palpabile, la tiroide lo diventa quando si ingrandisce, dando origine al gozzo; l’ingrandimento può interessare tutto l’organo (gozzo diffuso) o essere limitato a uno o più punti (gozzo nodulare).
La tiroide è un’accaparratrice di iodio, elemento prezioso perché abbondante nel mare ma scarso in terraferma, necessario a produrre i suoi ormoni, che ne contengono tre o quattro atomi per molecola; il loro effetto è di stimolare il metabolismo, ossia il laboratorio biochimico dell’organismo, e in particolare la sintesi delle proteine, aumentando il consumo di calorie.
Non c’è funzione corporea che non ne sia interessata, da quelle vegetative più “umili”, fino alle funzioni cognitive più elevate: gli ormoni della tiroide sono indispensabili al corretto sviluppo somatico e neuropsichico del bambino fin dal grembo materno.
Ultimata la crescita si limitano, per così dire, a ottimizzare il metabolismo, in modo da evitare che scostamenti nel senso sia dell’eccesso sia della carenza nella produzione ormonale tiroidea alterarino anche severamente le performance psico-fisiche e possano minare lo stato di salute e di benessere.
L’importanza della prevenzione
L’utilità di valutare la tiroide in età adulta e nella maturità diventa addirittura raccomandazione in determinate condizioni sia fisiologiche (la gravidanza), sia patologiche come, solo per fare alcuni esempi, nelle cardiopatie, nei disturbi del peso corporeo, nell’eccesso di colesterolo. E un esame del sangue basta a certificare la normalità o meno della funzione della tiroide.
La tiroide infatti è sottoposta ad un finissimo controllo neuro-endocrino che ha la sua sede anatomica alla base del cervello, dove i due grandi sistemi di comunicazione dell’organismo, ossia il sistema nervoso, con l’ipotalamo, e il sistema endocrino, con l’ipofisi, a loro volta si parlano; sotto il controllo dell’ipotalamo, l’ipofisi produce l’ormone tiroido-stimolante TSH.
Questo, lo dice il nome, stimola la tiroide a 360 gradi, e, dosato nel sangue, fornisce l’indice più attendibile benché indiretto del funzionamento tiroideo: si azzera in conseguenza di un eccesso anche minimo dei livelli di ormoni tiroidei (iper-tiroidismo), e viceversa viene secreto in maggiori quantità e sollecita la produzione ormonale della tiroide quando questa, in maniera spesso subdola ma a lungo andare potenzialmente dannosa, non è sufficiente (ipotiroidismo).
La tiroide, però, può ammalarsi in modo anche grave continuando a funzionare regolarmente; e qui si parla essenzialmente del gozzo, detto allora eu-tiroideo (ancora in greco: eu = bene), talora voluminoso, e soprattutto dei noduli tiroidei, tanto comuni da creare problemi non indifferenti per distinguere fra le patologie pericolose, più rare, da quelle benigne.
La visita corredata dall’ecografia e dal TSH escluderà una malattia della tiroide o, viceversa, orienterà la diagnosi, proponendo l’eventuale cura o l’approfondimento con indagini ulteriori o anche la sola necessità di rivalutazione nel tempo.