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Che cos’è la Dispnea

La dispnea è un’esperienza soggettiva di difficoltà respiratoria, è un sintomo avvertito dal paziente e come tale può variare l’intensità a seconda delle circostanze.

Problemi respiratori riconducibili a dispnea

Di Cerba HealthCare Italia
La dispnea non è indicativa di una patologia, ma piuttosto è un sintomo comune e diffuso, soprattutto nella popolazione più anziana.
La dispnea è una sensazione soggettiva di mancanza del respiro o della difficoltà respiratoria.
Il medico dopo aver valutato accuratamente il paziente può richiedere degli esami di approfondimento per individuare la causa principale e definire il trattamento più appropriato.

Inquadramento clinico della dispnea

La prima cosa che viene indagata in presenza di una difficoltà respiratoria è la sua modalità di insorgenza, acuta o cronica. Viene poi valutata la presenza di altri sintomi associati che possono suggerire la natura della causa sottostante, se respiratoria o cardiovascolare. La dispnea acuta è una condizione a rischio e necessita di un pronto intervento, mentre la dispnea cronica si presta a valutazioni più approfondite.

Nei soggetti che presentano già una patologia cronica polmonare o cardiaca la dispnea corrisponde, molto spesso, a una riacutizzazione della patologia. Tuttavia, vanno comunque indagate anche altre cause acute come un infarto cardiaco o una polmonite.

Iter diagnostico della dispnea

L’iter diagnostico in caso di dispnea acuta prevede un’anamnesi rapida ma accurata, un attento esame obiettivo e l’utilizzo di esami strumentali, come l’ECG e l’RX torace, che consentono di individuare o escludere le cause più gravi.

La dispnea cronica può richiedere ulteriori accertamenti, come uno studio TC, le prove di funzionalità respiratoria, un ecocardiogramma e la broncoscopia.

Anamnesi della dipnea

Nell’anamnesi viene indagata la modalità di insorgenza della difficoltà respiratoria, quali sono stati i fattori scatenanti o aggravanti e l’entità della dispnea, cioè se si presenta solo dopo uno sforzo o anche a riposo. Vengono individuati i sintomi e i segni che possono indirizzare verso una patologia polmonare, cardiaca, infettiva, del sangue, neoplastica, considerando la fascia d’età del paziente e i suoi fattori di rischio.

Il medico porrà alcune domande al paziente, come ad esempio, se soffre di patologie come l’asma, la BPCO, la cardiopatia o se presenta fattori di rischio connessi come il fumo, l’ipertensione, il diabete, il colesterolo elevato, una storia recente di allettamento o di interventi chirurgici. Vanno indagate anche le esposizioni professionali a gas, fumi, amianto.

Esame obiettivo della dispnea

L’esame obiettivo si focalizza sulla valutazione dell’apparato polmonare e cardiovascolare. Viene misurata la febbre, la frequenza respiratoria e la frequenza cardiaca. Viene ispezionata la cute, il torace, la presenza rumori polmonari o cardiaci, turgore giugulare.

Alcuni segni e sintomi suggeriscono la patologia alla base della dispnea (per esempio il respiro sibilante nell’asma), ma spesso nei casi più gravi sono molto aspecifici. È fondamentale escludere condizioni a rischio prima di attribuire la dispnea a un’eziologia meno grave.

Ragazza che presenta sintomi di dispnea

Esami strumentali e di laboratorio per identificare la dispnea

Tra gli esami strumentali di primo livello della dispnea acuta rientrano:
  • la pulsossimetria, che misura la saturazione di ossigeno nel sangue arterioso
  • l’ECG, per valutare patologie cardiache come l’infarto o l’angina
  • la radiografia del torace
In caso di dispnea cronica oltre agli esami citati sopra vengono richiesti:
  • l’emocromo, per valutare la presenza di anemia
  • l’emogasanalisi, un prelievo di sangue arterioso che valuta l’ossigeno, l’anidride carbonica e il pH del sangue
  • la spirometria, un esame essenziale per valutare la funzionalità polmonare
  • il test del cammino (l’ossimetria da sforzo), per valutare la resistenza allo sforzo
Nel caso di sospetto di patologia polmonare interstiziale o di enfisema polmonare è indicata l’esecuzione della TC. I pazienti senza una diagnosi definitiva dopo la RX torace e l’ECG e a rischio di embolia polmonare devono essere sottoposti ad angio-TC.

Nella diagnostica della dispnea acuta hanno estrema importanza gli esami di laboratorio, in particolare la troponina, il d-dimero e i peptidi natriuretici. Essi valutano rispettivamente l’ischemia cardiaca, il tromboembolismo venoso e lo scompenso cardiaco congestizio.

In presenza di dispnea cronica utili esami di approfondimento sono l’ecocardiogramma, che può valutare una condizione di ipertensione polmonare, la spirometria, che valuta le patologie ostruttive e restrittive polmonari e la broncoscopia, che valuta la presenza di neoplasie.

Trattamento della dispnea

Il trattamento della dispnea dipende dalla patologia alla base del sintomo, variando a seconda della condizione specifica. È quindi fondamentale riuscire a identificare con precisione la causa primaria in modo da poter gestire con efficacia il trattamento del paziente.

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