
Pubblicato il 20/06/2022
Nei, prevenzione, fotoprotezione e dintorni
Prevenzione dei nei e lesioni cutanee
I nei o nevi sono lesioni cutanee pigmentarie e non pigmentarie presenti su cute e mucose. Possono essere palpabili (rilevati), marroni o di più colori. È importante effettuare il controllo dei nei per differenziarli da un grave tumore maligno della pelle chiamato melanoma, che può insorgere su un neo preesistente o più spesso su cute sana. Durante il controllo di prevenzione dei nei il dermatologo controllerà anche eventuali altre lesioni (esempio: placche ruvide, macchie rosee, ecc…) che potrebbero essere segnale di lesioni precancerose. Queste possono insorgere a seguito di esposizioni solari non corrette negli anni passati, cosiddette cheratosi attiniche.Tali lesioni e tutti i nei in generale vanno controllati da uno specialista. Con l’aiuto di un importante strumento, il dermatoscopio, lo specialista individua le lesioni “sospette” per una possibile evoluzione maligna. Successivamente decide se ricontrollarle nel tempo o procedere ad un piccolo intervento chirurgico. Questo per analizzare il neo/lesione cutanea in oggetto ed avere quindi una certezza diagnostica.Visite, controlli e monitoraggio
Il controllo di prevenzione dei nei andrebbe eseguito annualmente dalla maggiore età in tutti i soggetti adulti. Nei bambini e in età adolescenziale va eseguito annualmente in particolari situazioni; per esempio se c’è un componente della famiglia che ha avuto un melanoma) o a discrezione del dermatologo in base all’anamnesi. Sarebbe opportuno eseguire il controllo nel periodo autunnale, invernale e primaverile, quando anche l’ultima abbronzatura estiva è sparita. Molto importante per la popolazione di ogni genere ed età, eseguire un autocontrollo, almeno 4/5 volte l’anno, in cui osservare tutte le lesioni cutanee presenti sul proprio corpo.
La fotoprotezione con un occhio di riguardo ai bambini
Spesso durante la visita dermatologica per la prevenzione dei nei mi viene richiesto: “Che protezione solare devo utilizzare? E per i bambini cosa mi consiglia?”. In merito alla fotoprotezione le famiglie italiane oggi sono più attente a proteggere i bambini dal sole rispetto a un decennio fa.Un bambino su 4 però ha riportato almeno una scottatura solare. L’esposizione solare e le scottature durante l’infanzia sono associate ad un aumentato rischio di sviluppo di tumori cutanei in età adulta (melanoma e carcinoma basocellulare soprattutto). Nei bambini la pelle è particolarmente vulnerabile, come emerge da uno studio americano del 2017. Il rischio di danno da parte delle radiazioni UVA è infatti aumentato in soggetti esposti in modo non corretto già nei primi 6 mesi di vita. Effettuare una corretta azione di prevenzione dei nei e delle lesioni generali è fondamentale.Il concetto più importante da trasmettere ai bambini (e non solo) riguarda l’importanza di seguire le regole della fotoprotezione. Tra le più importanti quella di evitare scottature solari, non esponendosi al sole durante le ore centrali della giornata (h 11-16). Altro elemento importante è far indossare indumenti adeguati ai più piccoli, utilizzando sempre fattori di protezione solari anche se si staziona all’ombra durante la giornata.Filtri solari e Fototipi
I filtri solari sono la nostra prima arma contro le scottature. In commercio esistono numerosi prodotti con filtri solari. Gli ultimi arrivati sono validi protettori sia contro UVA che UVB e addirittura la luce blu, e offrono una migliore protezione. È indispensabile però scegliere un fattore di protezione (SPF) adeguato in base al nostro fototipo. Si tratta di una classificazione che oltre al colore dei capelli/occhi, tiene conto della capacità di scottarsi dopo l’esposizione solare. La protezione pertanto dovrà essere tanto più alta quanto più è basso il fototipo.