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Prostatite: perchè viene

Può colpire fino al 50% della popolazione maschile nel corso dell’età adulta: si tratta infatti della più comune malattia dell’apparato genitale nella fascia che va dai 18 ai 50 anni.

prostatite

Di Cerba HealthCare Italia
Prostatite: perchè viene e quando preoccuparsi

Che cos’è la prostatite

Febbre, dolore e difficoltà durante la minzione possono rappresentare fastidiosi sintomi di un’infiammazione alla prostata. Tale condizione, che prende il nome di prostatite, è definita come l’infiammazione della ghiandola situata tra la vescica ed il pene, e che può colpire fino al 50% della popolazione maschile nel corso dell’età adulta: si tratta infatti della più comune malattia dell’apparato genitale nella fascia che va dai 18 ai 50 anni.

La prostatite viene spesso sottovalutata o ignorata per la natura “imbarazzante” dei suoi sintomi, che riguardano sfere private e che possono scoraggiare il paziente dal sottoporsi a controlli medici. In realtà si tratta di una malattia che sarebbe estremamente importante riconoscere e trattare nella fase acuta, in quanto trascurarla potrebbe significare facilitarne la cronicizzazione: ciò significa che un episodio potenzialmente isolato si può trasformare in una condizione prolungata e difficile da trattare.

Esistono più tipi di prostatite?

Le prostatiti possono essere distinte in 4 categorie sulla base della loro causa:
  1. Prostatite acuta batterica
  2. Prostatite cronica batterica
  3. Prostatite cronica abatterica o sindrome pelvica dolorosa pelvica cronica (CPPS)
  4. Prostatite asintomatica
prostatite

Quali sono le cause della prostatite?

Identificare una causa può essere difficile, perché molti sono i fattori che concorrono allo sviluppo di questa patologia. Tra tutte, l’ipertrofia prostatica benigna rappresenta una condizione frequente e spesso associata alle prostatiti (soprattutto in quei casi dove si verifica un ristagno di urina, ritenzione cronica).

Altre possibili cause sono:
  • posizionamento non accurato del catetere
  • svolgimento di sforzi fisici importanti con la vescica piena
  • prolungati periodi di eccitazione sessuale senza eiaculazione
  • sport che sottopongono a stress la prostata (come il ciclismo)
  • anatomia a rischio delle vie urinarie
  • alcune pratiche sessuali
  • diabete, stipsi
  • stress, ansia
  • immunodepressione

Come si manifesta la prostatite?

La prostatite, fortunatamente, non sempre si manifesta in maniera sintomatica. Altre volte essa può avere un decorso subdolo, determinando fastidiosi problemi come la disfunzione erettile o l’infertilità che non sempre vengono subito riconosciuti come una conseguenza della prostatite e per cui il paziente viene sottoposto ad indagini diagnostiche approfondite.I sintomi in generale, dipendono dal momento in cui essa si manifesta (anche se esistono sintomi comuni ai due stadi quando vi è un’infiammazione – oltre che della prostata – della vescica).

Sintomi della fase acuta

  • riduzione del mitto (la pressione del flusso di urina che esce durante la minzione)
  • aumento dell’urgenza di minzione
  • dolore durante la minzione
  • dolore durante l’eiaculazione
  • febbre
  • nausea e vomito
  • riscontro di secrezioni sulla biancheria

Sintomi della fase cronica

  • difficoltà nella minzione
  • dolore persistene diffuso a: area perianale, area sovrapubica, area sacrale, regione del pene
apparato urogenitale

Come si diagnostica la prostatite?

Per la diagnosi risulta necessario un iniziale inquadramento da parte del Medico curante, il quale saprà indirizzare poi il paziente – qualora lo ritenga opportuno – dallo Specialista urologo. Innanzitutto verrà indagata la storia clinica del paziente, approfondendo il tipo di sintomi lamentati ed analizzando tramite un esame fisico (esplorazione rettale) le dimensioni, la consistenza, la dolenza della prostata.

Qualora la visita medica confermasse il sospetto di prostatite, può risultare indicata l’esecuzione dei seguenti esami: Per quanto riguarda il campione, esso viene raccolto in due tempi: il primo a metà flusso, interrompendo il mitto; poi viene effettuato un massaggio prostatico, in seguito al quale viene chiesto di urinare nuovamente: viene così ottenuto il secondo campione.

Cura e trattamento

La terapia della prostatite varia a seconda dello stato di malattia, quindi a seconda che questa sia in fase cronica o acuta. Il cardine è in qualsiasi caso l’utilizzo dell’antibiotico, che si dimostra particolarmente utile soprattutto nelle fasi acute da accertata eziologia batterica. Altri farmaci utilizzati sono gli alfa-litici, dei principi attivi che servono a lenire i sintomi di natura minzionale che il paziente di frequente lamenta.

Esistono terapie anche non strettamente farmacologiche che possono contribuire a migliorare la qualità della vita del paziente nel corso del trattamento.

Alcune di queste sono:
  • utilizzo di antinfiammatori “da banco”, per ridurre il dolore
  • massaggio prostatico manuale, per drenare la prostata
  • miglioramento degli stili di vita scorretti
  • adozione di una dieta sana e completa
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