Radiologia diagnostica: prevenire con immagini sempre più precise

Intervista alla Dott.ssa Sara Stangalini, medico radiologo e Vicedirettore Sanitario del Poliambulatorio Cerba HealthCare Italia di Novara

La radiologia ha assunto un ruolo sempre più centrale nella medicina moderna, con strumenti in grado non solo di diagnosticare, ma anche di prevenire e monitorare numerose patologie. Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Sara Stangalini, medico radiologo e Vicedirettore Sanitario del Poliambulatorio Cerba HealthCare di Novara.

Dottoressa Stangalini ci guida nel mondo della radiologia diagnostica e le possibili molteplici applicazioni

«La radiologia diagnostica è una branca della medicina che utilizza sistemi di imaging per diagnosticare diverse patologie anche nel campo oncologico. È fondamentale anche per monitorare l’evolversi delle malattie nel tempo e per la prevenzione, che è una delle sue applicazioni più importanti»

spiega la Dott.ssa Stangalini.

«Quando parliamo di prevenzione non ci riferiamo solo alle donne: anche gli uomini devono essere coinvolti in controlli periodici. La prevenzione deve essere universale.»

Esami preventivi: quali sono consigliati e con quale regolarità ripeterli?

«Quando parliamo di prevenzione, per la donna questa è molto importante. Ci sono esami che devono essere eseguiti con regolarità, come la mammografia e l’ecografia, che sono due strumenti differenti ma complementari»

sottolinea.

«Eseguirli insieme permette di aumentare l’efficacia nella diagnosi precoce, soprattutto del tumore al seno. È importante seguire le indicazioni dello specialista per definire la periodicità dei controlli, tenendo conto della storia clinica, dell’età e di eventuali familiarità.»

Pazienti e mezzo di contrasto: sfatiamo insieme i dubbi e le paure

«Il mezzo di contrasto viene utilizzato principalmente in esami come la TAC e la risonanza magnetica. È vero che può provocare reazioni avverse, come allergie, soprattutto nella TAC, ma per questo esiste una valutazione attenta prima dell’esame»

rassicura la dottoressa.

«Un’altra cosa da considerare sono le condizioni renali del paziente, perché il contrasto viene eliminato attraverso i reni. In caso di insufficienze renali già presenti, l’esame va valutato con attenzione. Noi abbiamo un’équipe preparata proprio per seguire queste situazioni in modo sicuro.»

TAC e risonanza magnetica a confronto: quando è necessario sottoporsi a entrambi gli esami?

«Sono esami diversi e anche se spesso vengono visti come alternativi, in realtà possono essere complementari»

chiarisce Stangalini.

«La risonanza magnetica utilizza un campo magnetico ed è molto utile per lo studio delle parti molli: tendini, legamenti, articolazioni, ma anche encefalo e colonna vertebrale. La TAC, invece, impiega radiazioni ed è indicata soprattutto per lo scheletro, per i traumi e per patologie cerebrali acute come ischemie ed emorragie.»

«Anche in ambito toracico e addominale la TAC è fondamentale, soprattutto in oncologia. Spesso capita di usarle insieme, ma con obiettivi diversi.»

Risonanza magnetica   TAC

Radiologia diagnostica oggi e domani: verso quali sviluppi si sta dirigendo?

«Negli ultimi anni i progressi sono stati enormi. Le immagini sono molto più dettagliate e la quantità di radiazioni è sempre più bassa, grazie a nuove tecnologie e algoritmi di ricostruzione» afferma.

«Anche l’intelligenza artificiale sta cominciando a entrare nei sistemi di imaging. Nella nostra sede, a breve, installeremo un nuovo apparecchio strumento di radiologia di ultima generazione, capace di fornire immagini estremamente accurate e sofisticate, riducendo ulteriormente l’esposizione alle radiazioni. È una grande innovazione per il nostro centro e per i nostri pazienti.»

A chi esita a fare un esame radiologico: un messaggio di fiducia e sicurezza

«È normale avere qualche paura, ma oggi la radiologia è sicura e molto affidabile. Grazie a queste tecniche si possono scoprire problemi in modo precoce. Affidarsi a centri specializzati e seguire i consigli del medico è fondamentale per prendersi cura in modo più consapevole della propria salute»

dice infine la Dott.ssa Stangalini.

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