Introduzione alla Riflessologia Plantare
La riflessologia plantare utilizza varie tecniche di manipolazione del piede per promuovere la salute generale del corpo. Alcune di queste tecniche sono riconosciute dalla medicina occidentale e implementate in ospedali e cliniche come atti medici.
Storicità della Riflessologia Plantare
Il massaggio terapeutico del piede, noto come ON ZON SU, è una pratica antica insegnata originariamente nelle scuole taoiste. Gli antichi maestri Taoisti scoprirono correnti energetiche nel corpo e nei piedi, la cui manipolazione permette di ristabilire equilibrio e benessere.
Il Contributo dei Maestri Cinesi alla Riflessologia
Nell’antica Cina, tre grandi uomini hanno dato vita a insegnamenti fondamentali. Lao Zi, un maestro Taoista; Confucio, maestro di etica; e Mak Zi, fondatore del massaggio ON ZON SU. Mak Zi promuoveva il massaggio di testa e piedi per distribuire energia vitale e promuovere salute fisica e mentale.
Principi del Massaggio Cinese del Piede
Il massaggio del piede, secondo la cultura cinese, è un’arte che va oltre il semplice massaggio del tallone. Queste pratiche, che includono manipolazioni su specifici punti del piede, mirano al miglioramento fisico e psichico dell’individuo.
Filosofia e Tecnica nella Medicina Cinese
La medicina cinese, con radici che risalgono a oltre 2000 anni fa, si basa sull’ideale di armonia tra l’individuo, la sua sfera sociale e la natura. L’approccio storico combina conoscenze di fisica, astronomia, scienze e medicina.
La Trasmissione del Metodo ON ZON SU
Mak Zi selezionò tre allievi per diffondere il suo insegnamento: un monaco, un mendicante e un nomade. Ognuno di questi seguì un particolare aspetto del metodo di Mak Zi, adattando la pressione e la tecnica di massaggio a diverse esigenze.
Riflessologia e Equilibrio Psicofisico
La riflessologia plantare è fondata sul principio che le varie zone del piede riflettono tutte le funzioni e gli organi del corpo. Agendo sull’energia bloccata, questa tecnica mira a ristabilire l’equilibrio psicofisico.
