
Pubblicato il 07/07/2025
Tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT)
Il tempo di tromboplastina parziale attivato, noto anche come aPTT (activated Partial Thromboplastin Time), è un esame di laboratorio che serve a valutare quanto tempo impiega il sangue a coagulare. Lo screening analizza quantità e funzionalità di specifiche proteine del sangue, i fattori della coagulazione, che si attivano a seguito del sanguinamento per formare una rete, o coagulo, che si avvolge intorno alla ferita e la sigilla, evitando ulteriori perdite di sangue consentendone la guarigione. Per la formazione del coaugulo ogni componente del processo emostatico deve funzionare adeguatamente ed essere presente in quantità sufficiente, in caso contrario potrebbe non formarsi un coagulo stabile, causando la continuazione del sanguinamento.
Questo test è comunemente utilizzato nella pratica clinica per diagnosticare disturbi emorragici, monitorare terapie anticoagulanti e individuare anomalie nella cascata della coagulazione.
Scopriamo in dettaglio cos’è l’aPTT, come si esegue, in quali casi viene prescritto e come interpretare i risultati.
Cos’è l’aPTT?
L’aPTT è un esame del sangue che misura il tempo necessario affinché il plasma sanguigno coaguli dopo l’aggiunta di specifici reagenti. In pratica, valuta la funzionalità della via intrinseca e comune della coagulazione, coinvolgendo fattori come VIII, IX, XI, XII, X, V, II (protrombina) e fibrinogeno.
Il test si distingue dal PT (tempo di protrombina), che invece misura la via estrinseca della coagulazione.
APTT e la sua funzione per la Longevity
A cosa serve il test aPTT?
Il test aPTT viene utilizzato per:
- Valutare disturbi della coagulazione: come l’emofilia A e B, la malattia di von Willebrand o carenze di fattori della coagulazione.
- Monitorare la terapia anticoagulante con eparina: l’aPTT è essenziale per verificare che il dosaggio dell’eparina non sia né troppo basso (inefficace) né troppo alto (rischio di emorragia).
- Individuare la presenza di inibitori della coagulazione, come il lupus anticoagulante.
- Valutare la funzionalità epatica: il fegato produce la maggior parte dei fattori della coagulazione, quindi un aPTT prolungato può essere un segnale di malattia epatica.
- Effettuare screening pre-operatori, soprattutto in pazienti con storia familiare di emorragie o anomalie ematologiche.
Come si esegue l’aPTT?
Il test aPTT si esegue tramite un prelievo di sangue venoso, solitamente dal braccio. Il campione viene raccolto in una provetta contenente citrato di sodio, che impedisce al sangue di coagulare prima di eseguire l’analisi di laboratorio.
Nel laboratorio, si separa il plasma dalle cellule ematiche e si aggiungono reagenti attivanti. Il tempo impiegato dal plasma per formare un coagulo viene quindi misurato in secondi.
Valori normali di aPTT
I valori di riferimento dell’aPTT possono variare leggermente tra i laboratori, ma in genere sono compresi tra 25 e 35 secondi (in pazienti non trattati con anticoagulanti).
Per i pazienti in trattamento con eparina non frazionata, l’obiettivo terapeutico è solitamente un aPTT 1,5–2,5 volte superiore al valore normale.
Risultato aPTT alto: cause possibili
Un aPTT prolungato può indicare un rallentamento nella coagulazione del sangue. Le possibili cause includono:
- Deficit congeniti di fattori della coagulazione:
- Emofilia A (deficit di fattore VIII)
- Emofilia B (deficit di fattore IX)
- Deficit di fattore XI o XII
- Presenza di inibitori della coagulazione:
- Lupus anticoagulante
- Anticorpi contro il fattore VIII
- Malattie epatiche: la sintesi dei fattori della coagulazione può essere compromessa.
- Deficit di vitamina K: essenziale per l’attivazione di alcuni fattori della coagulazione.
- Terapia con eparina: un dosaggio elevato prolunga l’aPTT.
- Malattia di von Willebrand: il difetto nella funzione del fattore di von Willebrand può influenzare il fattore VIII.
Risultato aPTT basso: cosa significa?
Un aPTT più breve del normale è raro e in genere ha poca rilevanza clinica.
In questi casi potrebbe indicare:
- Eccessiva attivazione della coagulazione, come in alcune fasi iniziali di una coagulazione intravascolare disseminata (CID).
- Prelievo o manipolazione errata del campione: ad esempio se il sangue si coagula parzialmente prima dell’analisi.
- In alcuni casi, può essere correlato a fattori infiammatori acuti o stress fisiologico.
aPTT e terapia con eparina
Uno degli utilizzi principali del test aPTT è il monitoraggio della terapia anticoagulante con eparina non frazionata (UFH). Questo farmaco agisce potenziando l’attività dell’antitrombina III, inibendo diversi fattori della coagulazione, soprattutto la trombina e il fattore Xa.
Durante il trattamento, l’obiettivo è mantenere un aPTT prolungato in modo controllato, evitando sia trombosi che emorragie. I valori target variano, ma si punta in genere a un aPTT compreso tra 60 e 100 secondi, a seconda del protocollo ospedaliero.
Differenze tra aPTT, PT e INR
- aPTT: valuta la via intrinseca e comune della coagulazione.
- PT (tempo di protrombina): valuta la via estrinseca.
- INR (International Normalized Ratio): standardizza il PT per i pazienti in terapia con warfarin.
Spesso, questi test vengono prescritti insieme per una valutazione completa della coagulazione del sangue.
Quando è necessario eseguire l’aPTT?
Il medico può richiedere il test aPTT nei seguenti casi:
- Sanguinamenti inspiegabili o ematomi frequenti
- Trombosi venose profonde o embolie polmonari
- Controllo periodico in pazienti trattati con eparina
- Prevenzione di complicanze emorragiche prima di interventi chirurgici
- Anomalie nei test ematologici di routine
- Screening di condizioni autoimmuni (es. sindrome da anticorpi antifosfolipidi)
Fattori che possono influenzare il test
Numerosi fattori possono alterare i risultati dell’aPTT, tra cui:
- Prelievo eseguito in modo non corretto
- Presenza di anticoagulanti nel campione
- Uso di farmaci: come aspirina, FANS, cortisonici, antibiotici
- Stati patologici: infezioni acute, neoplasie, gravidanza
È importante informare sempre il medico riguardo ai farmaci assunti e ad eventuali condizioni mediche note.
APTT: perché è importante
Il tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT) è uno strumento essenziale nella valutazione della coagulazione del sangue. Viene utilizzato per diagnosticare disturbi emorragici, monitorare terapie con eparina e indagare anomalie nella cascata coagulativa. Un corretto utilizzo e interpretazione del test aPTT permette ai medici di prevenire complicanze gravi come emorragie o trombosi, contribuendo a un trattamento sicuro ed efficace.